Il "Business Breakthrough Barometer 2025" del WBCSD (World Business Council for Sustainable Development) si presenta come uno "specchio e una mappa" per valutare lo stato attuale della transizione a basse emissioni di carbonio nell'economia reale e guidare le decisioni strategiche. L'obiettivo è analizzare dove si sta sviluppando lo slancio e dove persistono le barriere, in vista del 2030 e della prossima COP30 in Brasile. Il documento evidenzia che, sebbene le imprese si trovino in un momento cruciale con crescenti pressioni per la decarbonizzazione, il divario tra impegni e risultati rimane troppo ampio.
Un punto chiave è che "i vantaggi economici dell'agire superano i costi del ritardo". Le imprese riconoscono sempre più la decarbonizzazione come un motore di competitività e sono disposte a investire dove i governi offrono "certezza della transizione".
Nonostante un ambiente economico e geopolitico incerto e frammentato, caratterizzato da tensioni commerciali e rischi tariffari, le imprese riconfermano e, in molti casi, incrementano i loro investimenti legati alla transizione e gli obiettivi di riduzione delle emissioni. È quello che emerge dai leader aziendali intervistati, dei quali il 90% ha riconfermato o incrementato ii propri investimenti. Questo dimostra una crescente maturità nell'allineamento delle strategie aziendali principali con gli investimenti a basse emissioni di carbonio.
Le imprese stanno strategicamente dando priorità agli investimenti in "punti luminosi", ovvero mercati e tecnologie che rafforzano la loro competitività e riducono le emissioni di carbonio, dove il potenziale commerciale è solido e sempre più autosufficiente. Esempi includono l'energia rinnovabile e i veicoli elettrici, settori in cui costi inferiori e migliori proposte di valore rendono le soluzioni pulite commercialmente valide.
Il rapporto esamina sei settori chiave della "Breakthrough Agenda" (energia, trasporto su strada, acciaio, cemento, edifici e idrogeno), con un focus aggiuntivo sui fertilizzanti, che insieme rappresentano oltre il 50% delle emissioni globali.
Priorità e sfide per le aziende
Priorità strategica: nonostante l'incertezza politica, le aziende stanno allineando le loro strategie principali agli investimenti a basse emissioni di carbonio.
Investimenti selettivi: Gli investimenti non sono generalizzati, ma si concentrano su soluzioni "più brillanti", dove le forze di mercato sostengono la crescita attraverso la diminuzione dei costi, maggiori economie di scala e una maggiore attenzione alla sicurezza energetica. Gli investimenti in energia pulita hanno raggiunto livelli record nel 2024, superando i 2 trilioni di dollari.
Importanza delle infrastrutture: le aziende e i governi continuano a investire massicciamente per espandere le reti elettriche a supporto della crescita della domanda e della quota crescente di energia rinnovabile. Il nucleare sta riscuotendo un rinnovato interesse.
Certezza della domanda: La maggiore certezza della domanda da parte dei clienti è stata il principale fattore di crescita degli investimenti nel 2024. Al contrario, l'incertezza della domanda ha contribuito alla riduzione degli investimenti.
Certezza politica: il 94% dei leader aziendali ritiene che le politiche di sostegno all'energia pulita e alla transizione a zero emissioni siano importanti per le decisioni di investimento. I Paesi che offrono "quadri politici chiari e stabili, politiche di transizione a zero emissioni, certezza della domanda e energia pulita a prezzi accessibili" stanno beneficiando del "dividendo della transizione".