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I vantaggi economici dell'agire superano i costi del ritardo

26/06/2025

I vantaggi economici dell'agire superano i costi del ritardo

I vantaggi economici dell'agire superano i costi del ritardo
Il "Business Breakthrough Barometer 2025" del WBCSD (World Business Council for Sustainable Development) si presenta come uno "specchio e una mappa" per valutare lo stato attuale della transizione a basse emissioni di carbonio nell'economia reale e guidare le decisioni strategiche. L'obiettivo è analizzare dove si sta sviluppando lo slancio e dove persistono le barriere, in vista del 2030 e della prossima COP30 in Brasile. Il documento evidenzia che, sebbene le imprese si trovino in un momento cruciale con crescenti pressioni per la decarbonizzazione, il divario tra impegni e risultati rimane troppo ampio.
Un punto chiave è che "i vantaggi economici dell'agire superano i costi del ritardo". Le imprese riconoscono sempre più la decarbonizzazione come un motore di competitività e sono disposte a investire dove i governi offrono "certezza della transizione".

Nonostante un ambiente economico e geopolitico incerto e frammentato, caratterizzato da tensioni commerciali e rischi tariffari, le imprese riconfermano e, in molti casi, incrementano i loro investimenti legati alla transizione e gli obiettivi di riduzione delle emissioni. È quello che emerge dai leader aziendali intervistati, dei quali il 90% ha riconfermato o incrementato ii propri investimenti. Questo dimostra una crescente maturità nell'allineamento delle strategie aziendali principali con gli investimenti a basse emissioni di carbonio.

Le imprese stanno strategicamente dando priorità agli investimenti in "punti luminosi", ovvero mercati e tecnologie che rafforzano la loro competitività e riducono le emissioni di carbonio, dove il potenziale commerciale è solido e sempre più autosufficiente. Esempi includono l'energia rinnovabile e i veicoli elettrici, settori in cui costi inferiori e migliori proposte di valore rendono le soluzioni pulite commercialmente valide.
Il rapporto esamina sei settori chiave della "Breakthrough Agenda" (energia, trasporto su strada, acciaio, cemento, edifici e idrogeno), con un focus aggiuntivo sui fertilizzanti, che insieme rappresentano oltre il 50% delle emissioni globali.


Priorità e sfide per le aziende

Priorità strategica: nonostante l'incertezza politica, le aziende stanno allineando le loro strategie principali agli investimenti a basse emissioni di carbonio.

Investimenti selettivi: Gli investimenti non sono generalizzati, ma si concentrano su soluzioni "più brillanti", dove le forze di mercato sostengono la crescita attraverso la diminuzione dei costi, maggiori economie di scala e una maggiore attenzione alla sicurezza energetica. Gli investimenti in energia pulita hanno raggiunto livelli record nel 2024, superando i 2 trilioni di dollari.

Importanza delle infrastrutture: le aziende e i governi continuano a investire massicciamente per espandere le reti elettriche a supporto della crescita della domanda e della quota crescente di energia rinnovabile. Il nucleare sta riscuotendo un rinnovato interesse.

Certezza della domanda: La maggiore certezza della domanda da parte dei clienti è stata il principale fattore di crescita degli investimenti nel 2024. Al contrario, l'incertezza della domanda ha contribuito alla riduzione degli investimenti.

Certezza politica: il 94% dei leader aziendali ritiene che le politiche di sostegno all'energia pulita e alla transizione a zero emissioni siano importanti per le decisioni di investimento. I Paesi che offrono "quadri politici chiari e stabili, politiche di transizione a zero emissioni, certezza della domanda e energia pulita a prezzi accessibili" stanno beneficiando del "dividendo della transizione".

Paesi da Tenere d'Occhio

Sono stati individuati alcuni Paesi che stanno diventando destinazioni sempre più attraenti per gli investimenti, grazie a misure deliberate per creare condizioni favorevoli. Eccone una carrellata.


Energia

Regno Unito: pianificazione trasparente, supporto finanziario mirato (4 miliardi di sterline per le infrastrutture di rete), mercato liberalizzato che stimola competitività e innovazione.
India: meccanismi d'asta per le energie rinnovabili e lo stoccaggio, oltre a potenziamenti infrastrutturali della trasmissione elettrica (come il programma Green Corridor). Le norme favorevoli agli investimenti esteri diretti completano un quadro normativo aperto e attrattivo per gli operatori internazionali.
Germania: Fissati obiettivi ambiziosi per l'espansione delle fonti rinnovabili, aste record per l'eolico, incentivi per batterie e idrogeno verde, aggiornamenti della rete.
 

Trasporto su strada

Cina: sviluppo rapido di infrastrutture di ricarica/sostituzione batterie, esenzioni fiscali e sussidi significativi per favorirne lo sviluppo su larga scala.
Messico: solida base produttiva di veicoli elettrici (EV), incentivi statali e rapida crescita delle infrastrutture di ricarica.

India: nuovi incentivi nel 2024 (sussidi per l'acquisto, supporto per le infrastrutture di ricarica e strumenti di riduzione del rischio).
 

Acciaio

India: tassonomia dell'acciaio verde, sussidi per l'idrogeno elettrolitico e accesso a energie rinnovabili a prezzi accessibili.
Germania: gli incentivi governativi (H2 Global), l'esposizione al sistema ETS e i centri industriali esistenti rappresentano fattori rilevanti.
Brasile: si registra un'abbondanza di energia rinnovabile a basso costo e biomassa organica, nonché forti incentivi governativi.
 

Cemento e calcestruzzo

India: programmi di credito e industriali favorevoli, boom della domanda, roadmap per le emissioni zero, tassonomia e requisiti per gli appalti pubblici.
Cina: inclusione del cemento nel sistema ETS nazionale e sono stati introdotti obblighi normativi per la riduzione delle emissioni derivanti dalla produzione di clinker.
 

Edifici

Australia: implementazione delle normative sul clima, sistema di valutazione nazionale, leasing verde obbligatorio per gli affitti governativi.
 

Idrogeno

India: sistemi di incentivazione basati sulle aste, programmi di supporto per impianti innovativi e infrastrutture, incentivi specifici legati alla produzione di elettrolizzatori.
Australia: generosi sussidi sotto forma di crediti d'imposta sulla produzione, notevole disponibilità di energia solare ed eolica a basso costo.
Medio Oriente e Nord Africa (MENA): accesso a fonti solari ed eoliche abbondanti e a basso costo e vicinanza ai mercati di offt-ake dell'UE e dell'Asia.
 

Fertilizzanti

Oman: Politiche di supporto favorevoli all’idrogeno e all’ammoniaca elettrolitica, ampia disponibilità di gas naturale per la produzione di ammoniaca blu, e risorse solari ed eoliche di elevata qualità.