Il Governo sta preparando un pacchetto di interventi per le imprese in vista della fine dell’anno, quando scadranno diversi incentivi fiscali legati a innovazione e sviluppo.
L’obiettivo è semplificare e razionalizzare il sistema, accorpando i crediti d’imposta legati ai programmi 4.0 e 5.0 in un unico incentivo, con particolare attenzione alle esigenze delle aziende energivore.
Punti principali della riforma
- Beni 4.0 e 5.0 – Un unico strumento fiscale potrebbe sostituire gli attuali crediti, con meno vincoli per le imprese a forte consumo energetico.
- Innovazione – Saranno rinnovati i crediti d’imposta per attività di ricerca, sviluppo e design, anch’essi in scadenza a dicembre.
- Fondo di Garanzia PMI – In discussione la proroga di misure per circa 2 miliardi, a sostegno dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
- Mezzogiorno e ZES – Si prevede un intervento di oltre 2-3 miliardi per prorogare le agevolazioni alle imprese insediate nelle Zone Economiche Speciali del Sud Italia.
Nodi critici
- Coperture finanziarie: la sfida principale è trovare le risorse per sostenere i nuovi incentivi senza gravare eccessivamente sul bilancio.
- Semplificazione normativa: la riforma punta a ridurre la complessità dei requisiti, evitando la frammentazione degli strumenti esistenti.
- Tempi stretti: le misure devono essere definite entro l’autunno, prima della legge di bilancio, per non lasciare le imprese senza continuità di sostegno.
Impatto atteso
Il nuovo schema dovrebbe garantire stabilità e prevedibilità agli investimenti, in particolare nel settore manifatturiero e nei comparti ad alta intensità energetica, rafforzando la competitività e accompagnando la transizione tecnologica ed ecologica.
[Fonte: Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2025]