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Sostenibilità e competenze green: Entro il 2026 le aziende avranno bisogno di 4 milioni di questi profili con green skills

01/03/2023

Sostenibilità e competenze green: Entro il 2026 le aziende avranno bisogno di 4 milioni di questi profili con green skills
Tra il 2023 e il 2026 le aziende e la PA avranno bisogno di 4 milioni di lavoratori con green skills

È quello che è emerso dal rapporto “Alte competenze per un futuro sostenibile” dell’Osservatorio di 4.Manager. Il progetto di Confindustria e Federmanager, promosso con 4.Manager e presentato a Venezia, è incentrato sulla figura strategica del Sustainability Manager. 

Il forte impulso normativo, i fondi previsti dal PNNR, il Piano Repower EU e il Net-Zero Industry Act sono tutti eventi che hanno contribuito fortemente a mutare il tradizionale paradigma sociale ed economico. Si procede sempre di più verso un'evoluzione del concetto di Industria 4.0 che sfocerà verso soluzioni 5.0 che si fonderanno a componenti della transizione legati alla sostenibilità. È anche per questo che ogni anno aumenta del 5% la richiesta di manager e figure di alto profilo con green skills sempre più precise e improntate sulle tematiche ESG.

I profili dei manager del futuro, in pole position c’è il Sustainability Manager

Per rispondere alle nuove sfide legate alla sostenibilità diventa strumentale l'inserimento di figure professionali dotate di competenze di tipo trasversale come quelle distintive del Sustainability Manager. Ma chi è il Sustainability Manager? È quella figura di alto livello manageriale che si occupa di gestire e monitorare le politiche aziendali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Rispondere alle sfide della transizione ESG comporta avviare una serie di processi evolutivi all’interno dell'azienda in modo da poter identificare obiettivi e responsabilità definendo al tempo stesso nuovi processi e output collegati. Ogni azienda, adottando un approccio strategico alla sostenibilità, può cogliere benefici in termini di ritorno sul capitale investito, risk management e crescita.

Le altre figure più tecnico/operative con green skills

L'Environmental Manager, che ha il compito di monitorare e gestire l'impatto ambientale dell'azienda, occupandosi della “E” dei fattori ESG. A seguire c'è il Social Manager, il cui compito verte intorno allo sviluppo del modello d'impresa attuando strategie che riguardano aspetti diversi della CSR. Per finire, il Governance Manager che si occupa di coordinare le attività legate appunto alla governance, occupandosi tra le altre cose di garantire la conformità dei prodotti/servizi agli standard e alle certificazioni a cui l'azienda aderisce.

Ma esistono acceleratori che alimentano la transizione verso la sostenibilità?

La ricerca ha sondato l'opiione di oltre 4000 imprese e tra i dati più interessanti è emerso che per le imprese gli acceleratori più urgenti da sviluppare per alimentare la transizione verso la sostenibilità sono innovazione in campo energetico e tecnologie digitali. È ormai chiaro che la maggior parte delle aziende è consapevole che solo la trasformazione sostenibile eviterà limiti operativi ai mercati e al credito.

Non lasciarti trovare impreparato alle nuove sfide che attendono il tessuto industriale del nostro Paese. Atlante Group, grazie alla sua esperienza trasversale supporta le imprese e le aiuta a cogliere appieno le opportunità di crescita connesse alla transizione ESG. Utilizziamo strumenti come la SostenibiliTAC per mappare quali processi aziendali rilevanti siano presidiati o meno e il loro livello di maturità; successivamente, a seconda dell’Industry di appartenenza dell’azienda e dei relativi benchmark, forniamo al cliente una gap analysis e una prima road map di interventi rispetto ai principali temi ESG.