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ZES Unica Marche e Umbria

20/11/2025

ZES Unica Marche e Umbria

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge che estende a Marche e Umbria il perimetro della ZES unica

Con la legge 18 novembre 2025 n. 171, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Zona Economica Speciale Unica viene estesa anche a Marche e Umbria, ampliando così le aree del Centro Italia che possono beneficiare del pacchetto di semplificazioni e incentivi previsti dalla misura.

L’estensione consente alle imprese dei due territori di accedere allo Sportello Unico Digitale ZES e di rientrare nel credito d’imposta per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025. I progetti di investimento localizzati in Umbria e Marche potranno, fin da subito, beneficiare della semplificazione amministrativa costituita dall’autorizzazione unica.
Con un provvedimento del 19 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha modificato il modello di comunicazione integrativa e le relative istruzioni, per consentire la presentazione anche alle imprese che, dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, hanno effettuato investimenti nelle zone agevolate delle regioni Marche e Umbria.

La scadenza d’invio della comunicazione è prevista per il 2 dicembre 2025.

Le aliquote previste dal credito d’imposta sono differenziate in base alla dimensione aziendale:
  • 35% per le piccole imprese
  • 25% per le medie
  • 15% per le grandi imprese (in caso di nuova attività economica)


CUMULABILITA

Il credito d’imposta è cumulabile con:
  • aiuti de-minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
  • il credito d’imposta beni strumentali 4.0 o con il credito d’imposta Transizione 5.0, nel rispetto dei limiti previsti dalle rispettive normative.
L’ampliamento della ZES rappresenta un passaggio strategico per il tessuto produttivo del Centro Italia: agevola gli investimenti in beni strumentali, favorisce nuovi insediamenti industriali e offre un quadro più competitivo per i processi di innovazione e crescita delle imprese manifatturiere.